Un test sul 'rispetto culturale' per la cittadinanza Australiana
Quello del rispetto reciproco é un tema sottovalutato in molti Paesi ma che sta a cuore alla comunità e alle istituzioni Australiane.
"I nuovi migranti dovranno superare un test sul 'rispetto culturale' per guadagnarsi la cittadinanza Australiana", è la nuova proposta di legge in valutazione dal governo Australiano il quale, in aggiunta al normale test di cittadinanza verrà chiesto di sottoporsi ad una valutazione su questo delicato aspetto di vita quotidiana, diventando di fatto un requisito fondamentale per poter richiedere la residenza permanente o la cittadinanza australiana.
Le motivazioni principali legate a questa decisione sono il risultato di una proposta di prevenzione per ridurre gli incidenti domestici, le violenze e gli abusi sessuali e garantire il rispetto delle leggi Australiane.
L’insegnamento della “condotta culturale” introduce leggi e standard di comportamento in aggiunta al già esistente test di cittadinanza, secondo il piano ogni migrante avrebbe dovuto essere sensibilizzato entro sei mesi dall’ingresso nel Paese in materie nei riguardi delle aspettative culturali Australiane, incluso il diritto di uguaglianza delle donne, la tolleranza verso le differenze culturali, tutela dei minori, abusi sugli anziani, molestie sessuali e il rispetto della legge.
Il Commonwealth-Founded Program sviluppato dall’Australasian Centre for Human Rights e dal direttore del reparto di ricerca psichiatrico e per le violenze domestiche, Dottoressa Manjula O’Connor, hanno realizzato un programma mirato all’insegnamento del rispetto culturale reciproco.
A Melbourne hanno partecipato al workshop in 212, provenienti da culture e paesi diversi, di tutto il mondo, completando programmi di formazione e discussione basati su casi di studio reali.
Secondo la Dott. O’Connor il programma dovrebbe essere obbligatorio ad assicurare una armonia interculturale in grado di prevenire e ridurre incidenti e violenze, “É una strategia di prevenzione”, ha dichiarato, “Coloro che presentano attitudine problematica verranno avvisati che il loro comportamento non potrà essere tollerato in Australia” e ancora, “Ci sono problemi reali legati al fraintendimento tra ragazzi e ragazze, spesso non sanno comprendere il significato di quello che stanno facendo quando si confrontano con le coetanee, dal canto loro le ragazze dovrebbero essere informate riguardo la necessità di porre particolare attenzione con persone provenienti da Paesi con differenti norme culturali”.
Questo tipo di corso si é rivelato particolarmente efficace poiché ha coinvolto i partecipanti in discussioni su casi reali che hanno permesso uno scambio di opinioni, in grado di aiutare a comprendere le differenze tra culture e Paesi, affrontando anche argomenti spinosi e sono state portate alla luce esperienze personali che hanno facilitato il superamento di gap sociali che normalmente potrebbero essere malintese.
“I partecipanti discutono di storie di vita reale, problematiche di uguaglianza di genere, comportamenti ed etichetta, violenza domestica e molti hanno portato le proprie figlie adolescenti per aiutarle a comprendere, ad esempio a molte donne di famiglie immigrate non é permesso avere fidanzatini, lo stesso vale per gli uomini. Raccomandiamo questo corso anche per mettere in evidenza differenze sociali che spesso insorgono in incomprensioni o violenza” ha concluso la Dottoressa O’Connor.
Sicuramente un progetto ambizioso che si augura di fondare le basi verso il rispetto reciproco nei confronti di tutte le culture, offrendo a immigrati e non, di poter vivere in un Paese rispettoso, dove tutti seguono le regole e vivono in armonia ponendo particolare attenzione a chi proviene da un Paese diverso dal proprio.
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